Alla Confrav, acronimo di Confezioni Ravazzolo, le tecniche della Scuola Sartoriale Veneta sono rigorosamente e gelosamente conservate nei secoli. La tradizione della famiglia Ravazzolo nella confezione d’abbigliamento maschile viene tramandata di padre in figlio da oltre 9 generazioni. Una ricerca storica ha portato alla luce che il primo Ravazzolo che si appassiona al mestiere di sarto è un certo Giovanni (detto Zuane) nato nel 1702. Va evidenziato che il canale distributivo dell’epoca era ovviamente molto “primitivo” e rivolto principalmente ai comuni contermini. Nei primi del Novecento, Giuseppe, coltiva la passione per la sartoria e, con il supporto della madre, amplia il piccolo laboratorio dove confeziona abbigliamento di ogni genere proponendolo ai principali mercati della zona. L’esperienza di Giuseppe viene replicata da Giancarlo quando, nella seconda metà degli anni 50, oltre ai mercati della zona, propone i capispalla confezionati nella Sartoria Ravazzolo anche ai negozi del nord Italia. Di lì a poco l’attività artigianale si trasforma velocemente in industriale alla fine del decennio 1959. Da quel momento, l’obiettivo primario di Ravazzolo è stato quello di ricercare la più alta qualità e di conquistare un ruolo di leader nel settore. Sono proprio i particolari che distinguono un abito Ravazzolo, confezionato con i principi dell’antica Scuola Sartoriale Veneta. Il rigido protocollo aziendale prevede che ogni capo venga controllato più volte durante la lavorazione e alla fine collaudato per verificare che tutti i canoni di qualità siano stati rispettati. Ravazzolo è oggi una moderna sartoria industriale costantemente in evoluzione e in grado di garantire il confezionamento di un capo su misura in soli 20 giorni lavorativi. Ed è questo uno dei “fiori all’occhiello” dell’Azienda.